Wednesday, August 29, 2007

polenta e osei da Tiffany




E tutta una questione di tempismo.

Voglio dire.

Non basta affettare una cipolla e metterla in una padella con un po’ d’olio per arroccarsi come “Signore indiscusso della cucina casalinga” sarebbe troppo facile.

E’ quindi, per l’appunto, una questione di tempismo, una delicata sequenza di eventi che porta poi a compimento l’opera; l’olio deve già scaldare mentre la mano sicura sminuzza il lacrimogeno frutto e la velocità di tale, apparentemente semplice, azione deve essere perfettamente sincronizzata con l’aumento di temperatura del nettare d’oliva.

Si può anche canticchiare mentre si prepara, mimare qualche passo di danza oppure citare a memoria le battute di qualche film che per noi ha avuto particolare significato…non ha importanza perchè la fase cruciale, quella che richiede il tempismo perfetto, arriva quando la cipolla è sminuzzata e va messa nella padella: il corpo deve essere un tutt’ uno col tagliere, il movimento deve essere veloce e al tempo stesso delicato, il sincronismo deve essere massimo.

Se tutto è stato fatto con cura la ricompensa sarà massima, lo sfrigolio della padella sarà musica per le nostre orecchie e saremo inebriati da un profumo quasi afrodisiaco, che ci stordisce ma al tempo stesso ci rassicura.

Ecco, come nella vita.

Si, non guardatemi storto, la vita è un po’ come un soffritto, non c’è niente di più semplice, ma basta un secondo di troppo e va tutto a puttane.

Ma alla fine la vita è un po’ come mangiare.

Anzi no ancora meglio, il mangiare riassume in se l’essenza della vita.

Mangiamo tutti. Se mangiamo allora vuol dire che siamo vivi.

Si può mangiare da soli, e molte volte è pure bello mangiare da soli, godersi in pace un piatto di spaghetti senza dover parlare, senza dover rendere conto a nessuno. Ma dopo un po’ è triste, ci imbruttisce dentro.

Certo mangiare in compagnia è ancora più complicato; non ci vuole poi molto ad incappare nelle persone sbagliate e se si mangia con persone che non si conosce è pure imbarazzante.

D’altro canto mangiare insieme ad una persona aiuta a conoscerla meglio, si possono capire un sacco di cosa da una persona, semplicemente mangiandoci assieme. Il modo con cui dispone la pietanza nel piatto, il modo con cui taglia la carne, se prima di mangiarla la taglia completamente o se taglia un pezzo boccone dopo boccone.

Ci sono quelli che mettono da parte il condimento di un piatto (si ecco quelli che spostano la cipolla perché deve solo insaporire). Altri invece lasciano sempre qualcosa nel piatto, altri ancora lasciano il piatto come nuovo, lindo e pulito.

E si potrebbe andare avanti ancora, perché mangiare è si semplice, ma possiede in se una miriade di sfaccettature, l’unica cosa di cui sono sicuro è che se si riesce a mangiare con qualcuno guardandolo negl’occhi allora siamo già ad un buon punto.

Tutta una questione di tempismo.

2 Comments:

At 8:24 PM, Blogger Fabio Franconeri said...

421 visite per me questo mese... piangi!

 
At 8:33 PM, Blogger Fabio Franconeri said...

avevi promesso che questa volta avresti parlato di qualcosa... dio dei bloggher inconcludenti!! :D

 

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